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CONOSCERE PER DELIBERARE: ANCHE IN TEMA DI ALCOL?

CF2024

Ottobre

Sab 12

10:00 - 10:45

Palazzo Santo Stefano
Con Michele Fino
Il trattato di funzionamento dell'Unione Europea e un antico adagio attribuito a Luigi Einaudi chiedono all'unisono che chi delibera, producendo norme per la collettività, lo faccia quando ha acquisito la necessaria conoscenza dei fatti e delle loro spiegazioni. Tuttavia, quando si tratta di deliberare in materia di cibo o di vino sembra che in Italia la possibilità di fondare delle decisioni che riguardano tutti su quello che viene definito come lo stato dell'arte della conoscenza scientifica non sia una possibilità. Non ci sono meta-analisi che tengano, non ci sono classificazioni IARC che taglino la testa al toro, esiste soltanto la tradizione. Ma siamo certi che la tradizione sia davvero tale e che non sia invece il frutto di scelte individuali compiute da chi occupa i posti di comando con delle finalità politiche ben precise? Se esaminiamo quello che accade riguardo al vino e al cibo nelle scuole primarie ci sono buone ragioni per dubitare che si scriva tradizione ma si intenda tradimento.

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